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Bridgerton: tutte le differenze tra la serie e i libri

TEMPO DI LETTURA: ⌚ 6m 05s


Bridgerton serie vs libri
La serie Bridgerton è tratta da una collana di romanzi di successo, ma si atterrà fedelmente al romanzo? Ecco le principali differenze tra serie e libro.

Non guardo mai una serie tratta da libri prima di averli letti, Bridgerton è l'eccezione.

Ho letto Il duca e io di Julia Quinn inaspettatamente, infatti la serie l'ho guardata un po' per sfida convintissima che non mi sarebbe piaciuta e quindi ho evitato la lettura preventiva proprio mossa dallo scetticismo.

Finita in un lampo la nuova gallina dalle uova d'oro di Shonda Rhimes, non potevo esimermi dal fiondarmi sui libri.




La prima stagione della serie si basa sul primo volume della collana incentrata sulla famiglia Bridgerton e con stupore vi rivelo che l'ho trovato meno interessante della versione su schermo.

Sarà che le note positive, di cui vi ho parlato in questo post e in quest'altro, erano tutte legate al rimaneggiamento della produzione, ma sta di fatto che il libro, pur piacendomi, non mi ha travolto come invece ha fatto la serie.

La trama è su per giù la stessa, ma ci sono piccole differenze che rendono più accattivante la trasposizione.

Vediamo nel dettaglio le differenze tra libro e serie:

(Do per scontato che se non avete nè letto nè visto Bridgerton non continuiate la lettura per evitarvi spoiler.)

QUELLO CHE C'È SOLO NEI LIBRI



Il primo incontro tra Daphne e Simon non avviene scontrandosi al ballo ma in occasione delle avance non richieste di Nigel Berbrooke ai danni della ragazza, scena che nel romanzo avviene tra i corridoi della tenuta di lady Danbury e non in giardino.

In occasione dell'evento mondano organizzato da lady Danbury, Simon Basset balla con Penelope Featherington.

La famiglia Bridgerton, incuriosita dal flirt tra Daphne e il duca di Hastings, organizza una gita a Greenwich.

Il rapporto epistolare padre-figlio nel romanzo è al rovescio, il vecchio duca scriveva al figlio lettere che non ha mai spedito e che un caro amico, il duca Middlethorpe, alla sua morte ha consegnato a Daphne, vedendola molto legata a Simon, perchè il nuovo duca si è rifiutato di accettarle.

Dopo il bacio passionale tra Simon e Daphne interrotto dalla sfuriata del fratello maggiore, Anthony Bridgerton, la ragazza cade tra i rovi graffiandosi e strappandosi il vestito.

Simon consegna un anello di fidanzamento a Daphne che riprende il colore degli occhi della ragazza, che rimane molto sorpresa dell'attenzione che il duca le ha riservato.

Il matrimonio tra Daphne e Simon avviene in armonia e allegria e non sono affatto arrabbiati l'uno con l'altra come sembreremme nella serie.

Daphne capisce da sola la dinamica di un rapporto sessuale completo grazie ad una frase della governante della tenuta di Simon, non ha bisogno di chiedere dettagli ad una domestica.

Daphne è la prima a dire "ti amo" e chiede a Simon di non dirglielo a sua volta almeno finchè non sente che sia il momento giusto.

Il momento di intimità in cui Daphne domina la situazione avviene quando Simon è ubriaco.

Simon abbandona Daphne pur sapendo che potesse essere incinta, nella serie il duca non se ne va, condivide la stessa dimora pur ignorandola.

Daphne torna da sola a Londra quando il rapporto con Simon si deteriora, questo suscita l'ira di Anthony che decide di andare ad affrontare il duca.

Quando Daphne si reincontra con Simon i fratelli di lei mettono in scena un siparietto divertente di protezione fraterna nei confronti della ragazza.

Simon e Daphne hanno avuto quattro figli: Amelia, Belinda, Caroline e David.


QUELLO CHE C'È SOLO NLA SERIE:


I personaggi di Marina Thompson, della regina e della modista, con le loro rispettive storyline, non sono presenti nel romanzo.

Simon è appassionato di pugilato solo sullo schermo.

Il melting pot della società non è presente nel romanzo, infatti lo stesso Simon Hastings su carta è moro con gli occhi azzurri.

L'ossessione e il ricatto di Nigel Berbrook nei confronti di Daphne non sono presenti nel libro.

Il primo volume della saga di Bridgerton è totalmente focalizzato su Daphne e Simon e non tratta le vicende dei fratelli nè quelle dei vari personaggi secondari.

Nella serie Simon ha incontrato il padre sul punto di morte, nel libro l'incontro non è mai avvenuto.

Nel romanzo nessun principe ha mai corteggiato Daphne, non è proprio presente il personaggio del principe Federico di Prussia.

La Daphne di Netflix ha più coraggio di quella di Julia Quinn e infatti rivela alla madre di aver finto il flirt con il duca per poter ottenere buoni pretendenti.

Nel libro in occasione del duello tra Anthony e Simon, il duca si presenta senza secondo mentre nella serie ricopre l'incarico il suo amico boxista.

Mentre nella serie il tempismo di reazione è perfetto, nella versione scritta Daphne intromettendosi nel duello si becca un colpo di proiettile.

Il duca di Hastings dello schermo è più fortunato, infatti durante la luna di miele riesce ottenere due stanze separate nella taverna, cosa che non accade nel libro.

Il ruolo di lady Danbury nel romanzo non è così rilevante.

Nella serie Daphne scopre la storia pregressa tra Simon e il padre dalle lettere del giovane ritrovate in una scrivania, il padre non le aveva nemmeno mai aperte.

In definitiva nulla di così esorbitante, anche perchè la maggior parte delle modifiche sono state fatte per adattare un prodotto di ben 20 anni fa (la prima pubblicazione del libro risale, infatti, al 2000) alle esigenze, agli stili e agli spunti di riflessione del giorno d'oggi. Missione compiuta alla grande direi!


Se non l'aveste ancora fatto vi invito a leggere i romanzi della Quinn, ma se foste un po' pigri allora vi basterà andare su Netflix e godervi la serie!
Conoscevate i libri di Julia Quinn? Cosa pensate della "modernizzazione storica" di Bridgerton? Vi aspetto nei commenti!

  1. Ho letto il secondo (che mi è piaciuto molto) e il terzo, ma da questo la storia mi ha iniziato ad annoiare, per ora non lo continuerò però mi piacerebbe leggere il libro su Eloise ;)

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    1. Anche io ho preferito la resa sullo schermo seppur non mi sia dispiaciuto il romanzo. Noto che patisce un po' il tempo, sia come stile che per alcune dinamiche un po' datate. Il lavoro con la trasposizione è stato strepitoso. L' ha ravvivato alla grande!

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