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Bridgerton è la serie Netflix più chiacchierata e vista degli ultimi tempi. Si tratta di un vero e proprio caso mediatico, ma meriterà davvero le attenzioni ricevute? Vediamo perchè piace così tanto! |
Bridgerton non avrebbe potuto fallire nemmeno volendo, i numeri per la gloria li aveva in tasca ancora prima dell'ufficializzazione della data di uscita.
25 Dicembre, una data particolarissima e forse sconveniente in qualsiasi altra annata, ma non nel 2020, l'anno del coronavirus che costringendoci a festività versione lite, ha permesso a Netflix di catalizzare la magia del Natale tramite questa scintillante serie.
Fin dal primo minuto di visione è chiaro che le premesse indorate trovavano un riscontro effettivo sulla qualità del prodotto.
Può piacere il genere o meno, ma Bridgerton è oggettivamente una buona serie.
Ecco i punti di forza che hanno incollato milioni di spettatori davanti allo schermo:
Trama accattivante. Tutti l'hanno definita un mix tra Gossip Girl e Downton Abbey e, seppur i richiami a queste serie non manchino, la trama vera e propria richiama maggiormente quella filmografia delle ragazze che riescono a fare breccia nel cuore della canaglia di turno. Daphne Bridgerton, giovane aristocratica, entra in società per trovare un marito, ma poichè i tre fratelli apprensivi con la loro possessività tengono alla larga anche il più motivato pretendente, la giovane ardisce un piano per attirare le attenzioni del maggior numero di scapoli per potere avere un'ampia varietà da cui scegliere il consorte. Fondamentale per la riuscita del piano è il duca di Hastings, che non avendo intenzione di sposarsi, si presta a suscitare le gelosie di corte fingendo un corteggiamento con l'affascinante Daphne guadagnadosi così la libertà dalle madri-avvoltoio delle debuttanti in cerca della scalata sociale.
Personaggi ammalianti. Nonostante la storia non brilli di originalità riesce comunque ad essere intrigante e appassionante, soprattutto grazie allo charme dei protagonisti. I giovani Daphne e Simon sono una delizia per gli occhi e la loro chimica coivolge e affascina. Anche i personaggi secondari riescono a catturare l'attenzione con storyline avvincenti che lasciano sul filo del rasoio lo spettatore, che è costretto ad attendere le prossime stagioni per scoprire la sorte dei propri begnamini.
Casting inclusivo. I personaggi non risulterebbero così vibranti se ad interpretarli non ci fosse un brillante cast e non sarebbe così rilevante se non fosse così variegato. A discapito dell'accuratezza storica la scelta di mixare etnie diverse per l'alta classe nobiliare è una scelta vincente e d'effetto che bene si sposa con le recenti iniziative hollywoodiame di inclusione multiculturale.
Emancipazione femminile. Un grandissimo punto di forza della serie è il ruolo della donna che, svincolato dalle convenzioni sociali del periodo storico in cui è ambientata la serie, riesce a prevalere su quello maschile per intelligenza, arguzia e attrattiva. Buttando giù ogni barriera di genere o di pudicizia, la donna di Bridgerton parla liberamente e senza vergogna di sesso con il proprio partner, senza celare i legittimi dubbi e le fisiologiche curiosità.
Rivisitata storicità. È chiaro che nonostante l'ambientazione Regency, di storico questa serie abbia solo il clima, ma d'altra parte non è per l'accuratezza storica che ci si innamora di questa storia. Il suo essere classica in una chiave moderna rende Bridgerton un'affascinate favola senza tempo.
Musica moderna classicizzata. L'emancipazione femminile e il melting pot non sono le uniche anacronie riscontrabili in Bridgerton anche la musica, seppur di foggia classicheggiante, ha le moderne note di canzoni attuali. La scelta di cover di pezzi di successo rende memorabili e incisive le scene più importanti della serie e strizzano l'occhio al pubblico più giovane, che da sempre è un target più difficile da conquistare quando si tratta di serie storiche.
Scenografie mozzafiato e costumi da sogno. A corniciare questo tripudio di attualità anticata ci sono le suggestive location di palazzi da sogno e una Londra d'altri tempi, che altro non è che l'incantevole cittadina di Bath che ancora gode della stile georgiano. Ciliegina sulla torta sono i costumi. Una quantità di cambi d'abito da perdere il conto, tutti ricercatissimi, curati e dal sapore contemporaneo.
Insomma, prima sulla carta e poi sullo schermo Bridgerton ha dimostrato di avere le giuste qualità per piacere al pubblico, che ora reclama a gran voce una seconda stagione.
Ha ammaliato anche voi Bridgerton? Cosa vi è piaciuto di più?
Regé-Jean Page?
RispondiEliminaScherzo, a me è piaciuta per i motivi che hai già detto tu. Personalmente mi piacciono molto film e serie in costume, in particolare quei costumi lì. Poi, da fan di Jane Austen, se non altro ho messo subito da parte le aspettative e quindi me la sono goduta senza fare paragoni.
Ahahaha lui è sicuramente un motivo più che convincente!
EliminaAnche io sono appassionata delle serie in costume soprattutto quelle ambientate nel Settecento-Ottocento.
Mi è piaciuto, nonostante qualche elemento trash XD l'ho trovata divertente. Concordo con quello che hai scritto, ho apprezzato i costumi e l'ambientazione e molto i personaggi secondari.
RispondiEliminaVedrò volentieri la seconda stagione.
Ho letto anche i libri e anche loro accattivanti e divertenti, ma dopo che ne hai letti un paio vengono un po' a noia, perché usa sempre gli stessi espedienti narrativi .
È vero! Ma io sono un'amante del trash quindi ho amato anche quelle parti! 🙈
EliminaAnche a me i libri hanno un po' annoiato, soffrono un po' del tempo secondo me, in fondo sono stati scritti 20 anni fa!
Alzo le mani, non me lo spiego ancora il perché...di certo personalmente al momento è più no che sì...
RispondiEliminaAbbatti il pregiudizio e dagli un'opportunità.. potrebbe sorprenderti!
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