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In un futuro non molto lontano, il giudice Crevan è a capo della Gilda, uno speciale tribunale con il compito di condurre una spietata crociata contro l'immortalità. È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello e chi invece è un "imperfetto", un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D'un tratto, ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più, perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di soccorrere il pover'uomo e quel gesto si ripercuote su di lei con conseguenze drammatiche. Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene trascinata in tribunale davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un ragazzo misterioso e affascinante: l'unico amico su cui d'ora in poi Celestine potrà contare.
RATING:
Cecelia Ahern è un tasto dolente per me. Pensavo di amarla dopo aver letto P.S. I love you e Scrivimi ancora ma poi l'ho estromessa dalla top ten delle mie autrici preferiti dopo essermi cimentata nella lettura di testi come Il libro del domani e Il dono.
Una delusione indecifrabile che ho pensato di riscattare quest'anno quando l'autrice ha annunciato un cambio di rotta della sua produzione narrativa. Ciò che mi ha convinto a darle un'altra possibilità è stato il fatto che avesse deciso di virare verso un genere che io amo particolarmente: la distopia.
Non potevo lasciarmi sfuggire occasione migliore e mi sono subito buttata a capofitto nella lettura di Flawed Gli imperfetti.
Una lettura scorrevole e leggera che si discosta notevolmente dallo stile a cui la Ahern ci aveva abituati. La mano dell'autrice è del tutto trasparente e la narrazione è talmente ben strutturata che sembra di guardare un film da quanto è fluida.
Una nota acidula è data dalla trama, perchè se è apprezzabile il fatto che l'azione avviene quasi in medias res, senza troppi preamboli, è criticabile la scelta di ripercorrere le tracce dei piú famosi romanzi del genere, senza alcun particolare sforzo creativo. Ci ritroviamo quindi dinnanzi all'ennesima eroina che deve lottare contro il sistema dispotico che regna sulla propria società.
Il tutto è farcito da un classico triangolo amoroso rubato alla narrativa rosa che rimane silente fino alla fine del romanzo, ma che è una presenza palpabile per tutto lo svolgersi dell'azione.
La caratterizzazione dei personaggi è ben delineata, soprattutto per quanto riguarda il percorso evolutivo della protagonista Celestine che da fanatica delle regole si ritrova a diventare la ribelle portavoce dei dissidenti, seguendo un percorso graduale e coerente.
Ciò che mi perplime, invece, sono le relazioni interpersonali tra i protagonisti: il fidanzato amorevole che sparisce nel momento del bisogno, la sorella che ha sempre avuto idee sovversive che non supporta la sorella quando deve affrontare le conseguenze della sua iniziativa di ribellione ed infine l'ambiguo rapporto tra Celestine e il misterioso Carrick, con il quale ha condiviso gli strazianti e silenziosi momenti della detenzione nel carcere che l'avrebbe dichiarata "fallata", ovvero una reietta della società.
Ciò che non mi è chiaro sono la fiducia e il trasporto reciproco instaurati tra due persone che non si sono scambiate nemmeno una parola da quando si sono conosciute.
Come può una persona cosí razionale, come si dichiara Celestine, dubitare delle persone che conosce maggiormente e dare, invece, incondizionata fiducia ad uno sconosciuto con cui rha condiviso la medesima infausta sorte?
Spero di scoprirlo nel seguito del romanzo, che sicuramente leggerò, perchè, sebbene Flawed non sia stata una lettura sgradevole, e per certi versi mi abbia anche appassionato, alla Ahern serve molto di piú per poter rientrare nelle mie grazie.


Sei tornata, evviva, proprio ieri speravo in un tuo ritorno...ma spero ci sarai più spesso d'ora in poi, perché mi mancano i tuoi fantastici post, anche se questo non fa per me, a presto ;)
RispondiEliminaChe carino, grazie Pietro! Purtroppo non è stato, e non è ancora del tutto, un periodo semplicissimo per me quindi il blog ne ha risentito, però tu meglio di tutti sai quanto ci tengo al mio angolino online e che prima o poi torno sempre. Grazie mille davvero! :)
EliminaHo scoperto questa autrice con la lettura di Scrivimi ancora, che mi è piaciuto moltissimo *-*
RispondiEliminaFlawed voglio assolutamente leggerlo, rientra in uno dei miei generi preferiti e non posso perdermelo!
Anche a me Scrivimi ancora era piaciuto molto perchè era cosí particolare e coinvolgente! Flawed a paragone non è nulla di che, però se ami le distopie sono sicura che entrarà melle tue corde! :D
EliminaEccola, di ritorno! ^_^ Dicevo giusto ieri nel blog di Pietro che si sente la tua mancanza! :)
RispondiEliminaLa recensione mi piace molto, anche se traspare che la storia non ti ha colpita più di tanto. Io sono appena riuscita a finire, dopo una lunga battaglia, "La moglie del califfo". Avevo letto recensioni entusiaste ovunque e non capivo perché non facesse breccia anche da me. Beh, ce l'ha fatta. Non è uno dei best dell'anno, ma tre stelline se le prende tutte!
Della Ahern non ho letto niente. Devo recuperare?
Che carini che siete, grazie mille! Mi risollevate il morale alla grande! :D
EliminaHai colto proprio nel segno, questa è una storia che non si distingue di certo per originalità, ho paura che ora il nostro amatissimo genere distopico faccia la fine degli young/new adult con tutti libri fotocopia.
La moglie del califfo è proprio la mia prossima lettura, sono contenta di sapere che ti sia piaciuto perché di solito abbiamo gusti simili. Ho capito, però, che non devo alzare troppo le aspettative anche in questo caso!
Della Ahern io tralascerei questo e ti consiglierei di leggere Scrivimi Ancora perchè è molto particolare sia come trama che come struttura narrativa. Poi mi dirai se ti avrà colpita o meno! A presto! :)