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La mia ossessione per i libri e le librerie belle corpose, me ne hanno fatte sviluppare altre più o meno bizzarre. Prima di svelarvi quelle più particolari, però, voglio rendervi partecipi di un pensiero che mi attanaglia ogni volta che devo scegliere un nuovo libro da leggere: libro autoconclusivo o saga?
..è un po' come dover scegliere tra telefilm e film. A parer mio tra la saga e l'opera singola c'è una netta distinzione a livello emotivo. Un bel libro singolo ti appassiona, lo divori, ti ci immergi e ne riemergi solo a storia conclusa con un profondo senso di appagamento.
Con la saga fai esattamente la stessa cosa, ma al termine della lettura di ciascun volume l'appagamento viene sostituito dall'aspettativa: la consapevolezza che anche se arriverai all'ultima pagina ci sarà comunque dell'altro. Inoltre, ed è proprio questo il bello della saga, i personaggi, i luoghi, le emozioni ti accompagnano anche nell'intervallo di tempo tra l'uscita di un libro e l'altro, perché è come se questi godessero di vita propria, alimentati dalla tua stessa immaginazione e dalla tua voglia di farli continuare "a vivere", finchè, con l’uscita del nuovo volume, non si riapproprieranno dei loro ruoli e in te affiorerà finalmente quel senso di appagamento, che però, in questo caso, è dato dall'inizio di una nuova avventura.
Ed è proprio per questo che la fine di una saga, per chi vive intensamente il piacere della lettura, coincide con un profondo senso di vacuità, in quanto vieni privato anche delle emozioni che nutrono la tua immaginazione. Infatti, al contrario del singolo libro, in cui la fine coincide con la presa coscienza del "tutto", la fine della saga ti strappa via la certezza dell' "oltre" che la sua periodicità aveva radicato in te, e all'improvviso è come se quei personaggi che aspettavano impazientemente insieme a te l’uscita del prossimo volume fossero morti con lo scandire delle ultime parole dell’epilogo.
Quindi, all'amletica domanda non posso che rispondere a gran voce: saga.
..è un po' come dover scegliere tra telefilm e film. A parer mio tra la saga e l'opera singola c'è una netta distinzione a livello emotivo. Un bel libro singolo ti appassiona, lo divori, ti ci immergi e ne riemergi solo a storia conclusa con un profondo senso di appagamento.
Con la saga fai esattamente la stessa cosa, ma al termine della lettura di ciascun volume l'appagamento viene sostituito dall'aspettativa: la consapevolezza che anche se arriverai all'ultima pagina ci sarà comunque dell'altro. Inoltre, ed è proprio questo il bello della saga, i personaggi, i luoghi, le emozioni ti accompagnano anche nell'intervallo di tempo tra l'uscita di un libro e l'altro, perché è come se questi godessero di vita propria, alimentati dalla tua stessa immaginazione e dalla tua voglia di farli continuare "a vivere", finchè, con l’uscita del nuovo volume, non si riapproprieranno dei loro ruoli e in te affiorerà finalmente quel senso di appagamento, che però, in questo caso, è dato dall'inizio di una nuova avventura.



Se mi interessa, anche saga letteraria, ma che sia ad un buon punto di pubblicazione, non mi piacciono le attese lunghe ;-) Cheers!
RispondiEliminaCome ti capisco.. io ho un odio viscerale per le attese. Divento pazza! XD
Eliminaciao ti ho taggato qui! http://seamiqualcunoregalagliunlibro.blogspot.it/2015/05/la-torre-dei-libri.html spero non ti dispiaccia! un bacio!
RispondiEliminaCiao Sarah, ti ringrazio per avermi taggata. Parteciperò molto volentieri! :)
EliminaDiciamo che sono due cose diverse. Col tempo però ho notato che, più che da seghe... ehm, cioè... saghe, sono più da trilogie.
RispondiEliminaNon c'è miglior saga di una trilogia.. anche se io sono una ferma sostenitrice della maledizione del terzo libro! :D
EliminaCondivido ció che hai scritto e proprio per questo scelgo peró gli autoconclusivi. Ovviamente mi piacciono molto anche le saghe, ma quel senso di smarrimento che mi da il finale di una saga mi fa sempre più male che bene (sono una nostalgica inguaribile e ogni finale è una pugnalata)...e poi, per dirla un po' rozzamente, è sempre un po' come un orgasmo smorzato.....ti piace, ti piace, ti piace...resti a bocca asciutta fino alla volta dopo XD
RispondiEliminaIl tuo paragone è quanto mai azzeccato! Sono d'accordo che la sensazione sia quella, ma io adoro i tormenti quindi sono una sostenitrice dell' "autenticissimo" motto della Capari: l'attesa del piacere è essa stessa il piacere. XD
EliminaIo anche leggo molto e le saghe mi affascinano di brutto...!
RispondiEliminaAnche io le adoro perchè mi tengono incollata alle pagine! :)
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